Incontro Matteo Sorrentino in una fredda ma luminosa giornata invernale. Lui, al solito, sta dietro il grande banco a preparare, con cura e arte, caffè per i clienti. Titubante attendo un po', poi gli dico che sto realizzando un sito che parla di Santa Lucia e che ho avuto l'idea di far conoscere, quasi a mo' di ringraziamento, alcune persone che per la loro lunga attività lavorativa rappresentano dei punti di riferimento.per i luciani. Lui mi guarda un poco perplesso ma poi, pacatamente come di consueto, acconsente a scambiare quatto chiacchere. Ne nasce una chiaccherata che parte da quando io, finite le elementari, fui garzone per una estate nel suo bar e si dipana poi in battute che scorrono fluide fino ai giorni nostri. Mi dice che da quando aveva diciotto anni si è sempre impegnato nel gestire il bar servendo con affabilità i clienti che, nel tempo, sono diventati degli amici ai quali, se richiesti, ha dato dei consigli. Gli chiedo se ha avuto dei diverbi con qualche avventore ed egli mi risponde, quasi a motivo di vanto, che il rispetto per le persone e la tolleranza sono stati i suoi punti di forza; essi gli hanno consentito di superare anche le inevitabili incomprensioni nelle quali, non di rado, incorre chi "sta in piazza". Matteo, contrariamente a quanti lo pensano, mi dice che pur avendo la pasticceria lui non è mai stato un pasticciere ma ne ha sempre avuto uno nel suo laboratorio. Oggi è suo figlio Ettore che prepara i dolci. Ecco allora spiegato l'appellativo "U' bar i Matteo" .oppure all'inglese "Matteo u' bar". Alla domanda se ricorda qualche particolare episodio oppure se ha servito persone in vista il suo sguardo si illumina e affrema che da lui si son fermati sindaci, assessori, presidenti di moltissime associazioni, candidati alla Camera e al Senato che son diventati poi pezzi importanti della politica ed anche diversi cantanti. Con vivacità mi racconta le battute scambiate con Teddy Reno circa le canzoni della moglie Rita Pavone e quelle avute con Mario Merola, Il tempo scorre veloce, di tanto in tanto siamo interrotti dall'arrivo di qualche cliente e alla fine emerge il ritratto di una persona aperta, disponibile, cordiale e saggia. Grazie Matteo.