Casa contadina - Struttura
La casa contadina era una costruzione solida ed essenziale e ogni ambiente aveva una sua precisa destinazione d'uso. Era fatta da robusti muri portanti di pietra calcarea - comunemente detti muri maestri - che reggevano le travi di legno dei solai in essi incassati. Lo spazio tra le travi veniva colmato appoggiando sulle travi delle tavolette di legno strette e lunghe - le chiancarelle, iancarelle (tavolette imbiancate) - che originavano un tavolato sul quale si metteva in massetto che costituiva il piano di calpestio del solaio.
Il sottotetto, in dialetto "mezzanino" (che sta in mezzo) o soppinno, (suppigno) era sfruttato per conservare mobilia dismessa, semi o attrezzi vari e possedeva molto in basso delle finestre a forma ellittica chiuse da un tavolato. Lo scopo di queste finestre non era solo quello di dare luce all'occorrenza ma venivano aperte d'estate per far fuoriuscire il calore accumulato dal tetto e rendere, pertanto, le stanze da letto sottostanti alquanto fresche. Davanti alla casa v'era l'aia dove veniva portato e battuto il grano, fatto il fieno per gli animali e accumulati prodotti agricoli. Un po' distante dalla casa si trovavano la stalla e il fienile. Inutile ricordare che il letame era l'unico e ancora oggi il miglior concime esistente. Separata dalla casa c'era la cisterna con il lavatoio. La cisterna era l'unico serbatoio d'acqua a disposizione della famiglia e veniva riempita con l'acqua piovana che defluiva dal tetto.
Il solaio a pian terreno normalmente non aveva mattonelle, ma era costituito da un massetto grezzo poggiante sul vespaio. Il vespaio veniva fatto cosė: Si toglieva la terra dalla stanza per circa 40 - 50 centimetri, poi lo scavo veniva riempito con pietre calcaree messe ordinatamente sulla nuda terra in modo da formare alcuni rettangoli separati tra loro da dei piccoli canali di areazione che mantenevano il solaio fresco e asciutto. Sul vespaio veniva poi versato un impasto che solidificandosi acquistava resistenza all'usura. Normalmente a piano terra c'erano la cucina, il forno e la cantina.
Una scala esterna scoperta permetteva l'accesso al piano rialzato dove c'erano le stanze da letto. Nelle case antiche non esisteva il concetto del corridoio per cui le stanze erano intercomunicanti e venivano continuamente attraversate da chi si spostava da un capo all'altro della casa. Anche qui il soffitto era composto da travi e travetti che facevano bella mostra di sč mentre il pavimento.veniva coperto con mattonelle di ceramica grezza o dipinta (le famose riggiole)