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Compagnia Teatrale
TEATRO ALLEGRO
Nu terno pù murì (un terno per morire)

La storia fa leva su un sogno e si dipana all'interno di una famiglia, dove alla superstizione del capofamiglia fa da contrasto l'apparente scetticismo degli altri componenti.
Don Pasquale, il protagonista, sogna il diavolo e, credendo di poter risollevare le casse della famiglia ormai vuote, gli chiede dei numeri per un terno al gioco del lotto. Il diavolo acconsente ma, in contraccambio, gli chiede l'anima per portarla all'inferno. I numeri del terno indicheranno anche la data della morte di Don Pasquale.
Stabilito il patto, Don Pasquale al risveglio racconta il sogno alla famiglia che accoglie la notizia con scetticismo e ilarità. Nel frattempo, però, viene interpellata Donna Rachele, una chiromante capace di interpretare i sogni, la quale conferma la validità del patto stipulato tra il diavolo e Don Pasquale. La famiglia non ci crede affatto e nel periodo di carnevale i figli, per gioco, si mascherano da diavolo e angelo.  Don Pasquale alla vista del diavolo, impaurito non riesce a distinguere la realtà dalla burla e crede nella presenza reale del diavolo in casa sua.
Intanto il tempo passa e si avvicina la data della morte. Donna Rachele, la chiromante, interpellata di nuovo dalla famiglia afferma che non c'è niente da fare per evitare la morte di Don Pasquale che di nascosto ascolta angosciato la conversazione e in ginocchio la supplica di fare qualcosa per evtare una così tragica eventualità. Don Pasquale a questo punto convoca un notaio per fare testamento.
La famiglia rassegnatasi alla morte incomincia a preparare il funerale; arreda la camera da letto a lutto, assolda delle persone per fare lamenti e pianti.
Gli ultimi 10 minuti della vita di Don Pasquale sono densi di tensione: la moglie Donna Carolina rimarrà vedova, i figli saranno orfani, gli amici e i conoscenti vengono a dargli l'estremo saluto, le donne strillano.
Non reggendo alla tensione don Pasquale si poggia sul letto e sviene. Tutti credono che è morto! Ma non è cosi: rinviene, si alza, grida che è ancora vivo. Nel frattempo entra la chiromante Donna Rachele che giuliva afferma di aver meglio consultato il libro dei sogni ed ha scoperto che il sogno, poichè  è stato  fatto nella notte del lunedì, si è avverato in parte ossia è veramente avvenuta la vincita ma non avverrà la morte.